lunedì 21 maggio 2012

Gong

Sabato notte o domenica mattina, come tanti, non come tutti credo, alle 4:05 stavo dormendo.
Da solo.
Come tanti, devo aver perso l'inizio della scossa.
Sono balzato in piedi, aspettando che la scossa si fermasse un attimo prima di riprendere, perché nella mia testa, sì, nella mia testa anche i terremoti prendono fiato. E invece no.
Sono rimasto lì, tra il letto e la finestra, in attesa di questa pausa e intanto facendo attenzione a tutti i rumori della casa. No rovesciamenti. No crolli. No scatafascio. Niente fine del mondo.
Solo una piccola eco, flebile ma chiara, impalpabile, che si allargava a cerchi.
In  sala da pranzo abbiamo due lampadari di cristallo a forma di cono.
Li avevamo distanziati quaranta centimetri precisi.
Il suono proveniva dal loro tocco.
Come un gong per cominciare.
Come un brindisi.
Buon compleanno Amore.

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Karl Kraus