mercoledì 24 dicembre 2014

Cartoline di auguri: una storiella natalizia

Richard non riceveva molte cartoline di auguri, certo non quante ne spediva: che non erano mai meno di una dozzina. Al momento ne aveva una sola sul caminetto, ed era quella dei vicini della porta accanto, una rumorosa famiglia con la quale normalmente lui e Miles non avevano contatti di sorta. 
Non sapeva nemmeno i nomi, visto che la cartolina si limitava a un "Buon Natale - da Tutti Noi del 49 a Tutti Voi del 48". Quest'anno, così come l'anno precedente, Richard aveva prontamente ricambiato con una cartolina di "Buon Natale - Da Tutti Noi del 48 a Tutti Voi del 49". Richard sapeva che anche gli altri suoi vicini della porta accanto ricevevano una cartolina, indirizzata a Tutti Voi del 47 da Tutti Noi del 49, per cui non sapeva mai se fosse il caso di mandare una cartolina a Tutti Loro del 47 da Tutti Noi del 48, tanto più che li sapeva particolarmente rapidi nel ricambiare la gentilezza con una cartolina a Tutti Voi del 49 da Tutti Noi del 47.
In ogni caso Richard non scambiava mai verbo con la rumorosa famigliola della porta accanto.
Mesi dopo, rincasando sul far della sera, trovò il loro appartamento che pullulava di poliziotti e infermieri. In un suicidio di gruppo, il padre aveva sparato alla moglie, al figlio e alla figlia, inifine s'era sparato lui. Lasciarono un bigliettino così concepito: "Addio Mondo Crudele - da Tutti Noi del 49".

Jonathan Coe, L'amore non guasta, trad. Domenico Scarpa, Feltrinelli, pp. 39-40

mercoledì 12 novembre 2014

Descriviti in cinque righe (bis)

Vado in giro con una bussola-metro-apribottiglie-cacciavite-lented'ingrandimento, che può sempre servire.
Vado in giro con una castagna, che dicono che tiene lontano il raffreddore.
Vado in giro con un cerotto bianco, che non si sa mai.
Vado in giro con un vecchio bottone, e qui non lo so.
Vado in giro.

Questo è uno dei compiti della scuola di scrittura emiliana, che consiglio a tutti di fare, una volta ogni tanto.
(c'hanno pure fatto un libro)

giovedì 28 agosto 2014

Facciamo che m'impegno

A settembre, tra pochissimi giorni, esce un libro.
Si chiama, prendete il respiro perché è un titolo lunghissimo, l'avete preso? bene: Scuola elementare di scrittura emiliana per non frequentanti (con esercizi svolti).
Contiene delle lezioni di quello che fu il maestro unico della scuola di scrittura, Paolo Nori, e degli esercizi già svolti, che son quelli degli allievi, e un paio sono i miei (non ricordo però quali).
La prima presentazione, siccome la casa editrice è la Corraini edizioni, che è di Mantova, la fanno a Mantova giovedì 4 settembre, alle 15, nel cortile dell'archivio di stato, che c'è il Festival Letteratura
Che a pensarci bene, io, al Festival Letteratura a Mantova, mai stato, anche se son trenta-quaranta chilometri da dove abito, che ci son stato mille volte e anche un po' a caso, che c'è una via d'ingresso con la macchina che se ci arrivi la sera ti sembra di andare verso il castello delle fiabe, mentre che se ci arrivi in treno, quando ti fermi e sei in stazione intorno vedi tutti quegli specchi d'acqua e ti dici Siam già arrivati al mare?, e comunque, ogni anno da quando c'è, al Festival Letteratura non riesco mai ad andarci.
Allora,quest'anno, facciamo che m'impegno e ci vado.

sabato 1 febbraio 2014

Lanugine: lacerti di letteratura ombelicale (extra)

Oggi, a fine pranzo, mentre aspettiamo il caffè, mia madre che dice Ti ricordi quel periodo là... che leggevi sempre quei poeti cupi, quei francesi? Io ti avevo nascosto la corda da scout (leggi: da trekking) per paura che... (segue gesto esplicativo)

(Lanugine era una rubrica giornaliera dell'anno passato per il mese di febbraio composta da ventisette pensieri miei e una citazione. Questo piccolo extra è un tributo a una delle poche cose che ho scritto e che a distanza di un anno riesce ancora a farmi ridere e sorprendere, di me e del mondo. Come dicono su wikipedia, la Lanugine è assolutamente innocua e non richiede, grossomodo, azioni correttive. )